Sulla caducità’ della vita in terra non credo ci sia alcun dubbio. Mi incuriosisce il modo in cui nei tempi le genti abbiano espresso questo concetto. Dai tempi antichi, i romani, si ricordavano a vicenda dell’ineluttabile destino tramite locuzioni del tipo -“Ricordati che sei un uomo”. Ed in arte, a ribadire il concetto, sono ricorrenti raffigurazioni di teschi e scheletri come nella celebre “Trinita’ ” di Masaccio presso S.M.Novella a Firenze. A questi cupi messaggi preferisco pero’ il teatrale gesto della mano che spazza via il policromo ‘Mandala’ tibetano. A voi “ Il tramonto”.
Memento mori and mandala.
There’s no doubt about the transience of earthly things. Since ancient Rome times, people riminded each other about the inevitable fate. And in the arts, to reassert the concept, they often drew scheletons or skulls like in the famous drawing of Masaccio in Santa Maria Novella, in Florence. However, I prefer the theatrical gesture of the hand that swipes out the colourful ‘mandala’ in Tibet. Enjoy “The dawn”